La gara è il momento più atteso e allo stesso tempo più temuto per ogni atleta, non importa quale sia la disciplina sportiva che si pratica, perchè quello che mettiamo in discussione di noi stessi durante una competizione va oltre le nostre qualità fisiche, coinvolge anche altre parti di noi come la testa e il cuore ed è un quei momenti, forse, che viene davvero fuori chi siamo realmente.
Nel momento in cui ti senti pronto a sfidarti con gli altri hai sicuramente fatto il passo più importante e più coraggioso e ricorda che molta gente non lo farà mai nella sua vita per paura di perdere: tu non hai paura di perdere e questo già fa capire quanto vali.
Ma non basta, spesso la motivazione a gareggiare può essere anche dovuta ad un’eccessiva dose di egocentrismo, ma tranquilli perché se poco fa ho scritto che le gare fanno uscire fuori chi siamo realmente intendevo anche questo: persone sleali.
La lealtà sul campo di gara fa capire molto di chi abbiamo di fronte e chi vince in modo sleale non è sicuramente un buon esempio da seguire: utilizzare colpi ‘bassi’ è da codardi, e lo fa chi sa che non può vincere altrimenti, o è abituato a vedere l’avversario come un nemico e non una persona come noi, pronta a misurare i suoi limiti.
Se sei leale sul campo lo sei di solito anche nella vita.
Ci sono persone che quando scendono sul campo hanno bisogno del tifo degli amici, delle parole di conforto e d’incoraggiamento e un solo ‘brava’ dal proprio ‘coach’ o maestro le fa sentire vincenti più di mille medaglie;
c’è chi, invece, si porta dietro l’insicurezza e nonostante le capacità non riesce a sentirsi mai all’altezza, anche quando l’avversario è nettamente inferiore: a volte un po’ di autostima non guasta;
c’è chi sente di potercela fare anche se nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di lui e forse vincerà, perché la mente è più forte del corpo; c’è chi, come il ‘maestro’ o l’allenatore, ha condiviso il suo sapere e le sue conoscenze senza niente in cambio se non la gioia di vedere combattere i suoi allievi e a lui va il rispetto e la stima di chi ha seguito i suoi insegnamenti e imparato;
in qualsiasi caso, le nostre imperfezioni ci rendono unici e speciali e lo sport serve proprio a migliorare anche quelle cose di noi che vorremo cambiare.
Queste poche righe sono dedicate a tutti i ragazzi del Centro Taekwondo Sapienza che hanno portato a casa i frutti di 1 anno di lavoro insieme, alle gare di Pontinia (15-05-10), grazie per le emozioni e continuate così!
Roberta Costantino
LISTA MEDAGLIE
Matteo Cianci, Bronzo, -80kg BLU
Chiara Ratzemberger, Oro, +73kg BLU
Roberta Costantino, Oro, -63kg VERDE
Agnese Ratzemberger, Oro, -73kg GIALLA
Vincenzo Crivella, oro, -58kg VERDE
Valerio Colella, oro, -80kg GIALLA
Giuseppe Leto, argento, -87kg GIALLA
Cristiano Zelli, argento, -63kg GIALLA
LORENZO BERTOLDI ORO
VALENTINO PORCELLA ARGENTO
AUGUSTO MARZIANI ARGENTO
GIORGIO MARZO BRONZO
FABRIZIO SODDU BRONZO
19 maggio 2010
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4 commenti:
Gran bell'intervento Marco. Non hai risparmiato nulla, quindi non posso che aggiungere solamente un ''grazie'' a te e a chi ha tifato, oltre che un sentito ''complimenti'' a tutti coloro che si sono portati a casa la loro meritata medaglia.
P.S. Chiara ha preso l'oro, non l'argento.
Matteo C.
Ok, sono un idiota. Pensavo l'avesse scritto Marco e invece sei stata tu, cara Roberta.
Chiedo scusa ma il significato del commento non cambia :)
Matteo C.
;)
So che sono un po' in ritardo, ma ho letto solo ora l'articolo, è bellissimo Roby, veramente!! !
baci!!!
Chiara
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